Modellizzazione 3D: come la simulazione di progettazioni o ristrutturazioni ottimizza i processi sia in termine di costi che di tempo
data 30/03/2023
Nell’esigenza di ottimizzare i tempi prevenendo il più presto e il meglio possibile gli errori, abbiamo deciso negli ultimi tempi di ricorrere alla tecnologia 3D.
La tecnologia 3D soddisfa la necessità di ridurre le tempistiche ed evita di incappare nell’eventualità che il cliente, a metà progetto, riveli di non aver ben capito parti di esso e intervenga, domandando modifiche che potrebbero essere di difficile realizzazione da vari punti di vista.
Abbiamo applicato per la prima volta la tecnologia 3D in un piccolo appartamento, molto carino, che ristrutturavamo per un cliente giovane.
Dopo aver avuto con lui diversi colloqui, aver delineato gusti e budget, e aver compilato la scheda sopralluogo, abbiamo cominciato ad abbozzare delle idee di ristrutturazione su misura per lui.
Ci siamo detti che le planimetrie possono essere decisamente insufficienti a rendere chiaro agli occhi del cliente quale sarà il risultato finale: chi non è del mestiere non riesce sempre a collegarle alla realtà.
La soluzione della modellizzazione a 3D, invece, risulta chiara, dal momento che è più simile alla realtà e che può avvalersi di fotomontaggi, di rendering e di altri accorgimenti capaci di ricreare una visione molto simile a quella reale.
Questo primo esperimento ci ha mostrato come questa nostra intuizione fosse corretta: il cliente ha capito perfettamente come sarebbe stata la sua casa una volta ristrutturata.
La terza dimensione, insomma, consente di comprendere meglio gli spazi, molto più che il classico disegno bidimensionale.
Da questa prima esperienza, abbiamo deciso di fare della modellizzazione in 3D una prassi.
Ottimizza il tempo e coinvolge il cliente
D’altro canto, l’ottimizzazione della tempistica che questa soluzione permette non riguarda solo il cliente, ma anche tutte le maestranze che lavoreranno al cantiere: anche per loro è più semplice capire in che modo il lavoro vada eseguito e non occorre fermare il cantiere di tanto in tanto per chiarire dei particolari con il committente o con i diversi artigiani: si lavora prima, per evitare di dover fare del lavoro supplementare in seguito.
Il nostro obiettivo, in realtà, è quello di arrivare ad una realtà virtuale vera e propria, grazie alla quale il cliente, semplicemente indossando un visore 3D, si ritroverà nella sua casa ristrutturata, di cui potrà verificare ogni particolare, dalla posizione delle prese al colore delle pareti.